Colombia

Operazione Colomba arriva in Colombia nel 2008 su richiesta della Comunità di Pace di San José de Apartadó, un gruppo di contadini autoproclamatisi neutrali al conflitto a difesa della loro esistenza e della loro terra (Zona Umanitaria dal 1997).

Per decenni il Paese è stato teatro di una lotta interna tra guerriglieri delle FARC, altre guerriglie, esercito regolare e gruppi paramilitari per il controllo del territorio, delle sue ricchezze e del narcotraffico.

A novembre 2016 il governo colombiano e le FARC hanno firmato un Accordo di Pace, ma il Paese è purtroppo ancora molto lontano da una reale pacificazione.

I gruppi neo-paramilitari, infatti, hanno immediatamente occupato, e posto sotto il loro controllo, i territori lasciati dalle FARC, così come ha fatto la guerriglia dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), il cui dialogo di pace con il Governo è ancora congelato.

Questi conflitti interni hanno reso la Colombia uno dei paesi più pericolosi al mondo.Accompagnamento

Secondo le Nazioni Unite, da gennaio a ottobre 2020 si sarebbero registrati 45 massacri contro la popolazione civile, il numero più alto dal 2016.

In aumento anche la violenza contro gli attivisti per i diritti umani e i leader della società civile con 48 persone uccise nello stesso periodo di riferimento, tra cui 9 appartenenti a minoranze etniche e 5 donne.

I volontari di Operazione Colomba vivono a fianco dei circa 500 contadini della Comunità di Pace, ne proteggono i leaders e i semplici membri durante gli spostamenti (scorte civili internazionali), permettendo loro di svolgere in sicurezza le attività quotidiane.

La loro presenza funge anche da deterrente all’uso della violenza e allo sfollamento forzato di altre centinaia di civili non appartenenti alla Comunità ma che popolano comunque quell’area.

Sono inoltre impegnati in azioni di advocacy e di sensibilizzazione, attività intensificate in seguito allo scoppio della pandemia di coronavirus.

La Colombia ne è stata pesantemente colpita, con gravi ripercussioni in termini non solo di assistenza sanitaria ma anche di sicurezza.

I civili e i difensori dei diritti umani sono infatti diventati bersagli ancora più facili per i gruppi armati illegali che stanno approfittando dello scarso controllo della forza pubblica e dei limiti di movimento delle organizzazioni di tutela e monitoraggio dei diritti umani.

Grazie alla sua forza organizzativa e collettiva e al sostegno di Operazione Colomba, la Comunità di Pace sta comunque resistendo a questa ulteriore emergenza rimanendo unita per garantirsi alimentazione e autoprotezione.

 

INFO@

www.operazionecolomba.it