Mai più minori in carcere

La realtà delle carceri camerunensi è drammatica.

Adulti e minori condividono gli stessi miseri spazi: un cortile centrale a cielo aperto circondato da celle di 5x5 metri in cui vengono stipate dalle 40 alle 60 persone. Il cibo viene distribuito solo una volta al giorno e l’igiene è pessima.

Se la vita è dura per tutti, per i minorenni è insostenibile. La maggior parte viene arrestata per reati minori (soprattutto furti per mangiare) punibili con pochi mesi di reclusione. I tempi di attesa per i processi sono però così lunghi che molti trascorrono in prigione anche diversi anni prima di essere giudicati. Abbandonati dalla famiglia, ricercano la protezione dei più grandi che poi se ne approfittano, abusando di loro ed iniziandoli a comportamenti criminali ben più gravi e difficilmente recuperabili. Si stima che il tasso di recidiva sia dell’80%.

I nostri referenti operano in cinque carceri della regione Ovest del Camerun. Insieme a volontari locali, forniscono sostegno psicologico a circa 200 detenuti ed operano per accelerare i procedimenti giudiziari a carico di chi non ha commesso reati gravi.

Gestiscono inoltre due Centri per ex detenuti a Bafoussam e Soukpen per l’accoglienza immediata, il recupero e la formazione professionale in ambito agricolo e di allevamento.

La Comunità di Soukpen dispone infatti di 50 ettari di terra, 10 dei quali già coltivati a mais e ortaggi, e di piccoli allevamenti di maiali, polli, capre e api, attività produttive avviate non solo per recuperare al lavoro i ragazzi ma anche per l’autosufficienza economica.

A partire da gennaio 2017 i missionari hanno iniziato ad operare anche nell’ambito della prevenzione lavorando con giovani ad alto rischio che, lasciati soli, rischierebbero di delinquere e di finire in carcere.