A Volgograd in Russia ci occupiamo degli homeless dalla metà degli anni ’90.
Insieme a volontari e studenti stranieri, soprattutto africani, andavamo per le strade in cerca di quegli invisibili vittime dell’indifferenza generale che da soli non sarebbero mai usciti dallo stato di abbandono in cui si trovavano.
A piedi e con mezzi pubblici giravamo tutta la città, fermandoci in un sottopassaggio e in prossimità di una chiesa ortodossa in cui si radunavano per chiedere l’elemosina. Con dei thermos portavamo loro the caldo, uova sode e panini con wurstel.
Il cibo faceva superare la diffidenza iniziale, li faceva avvicinare e da lì venivano invitati nelle nostre case per lavarsi, cambiarsi d’abito e stare in compagnia. Con il tempo si sono create vere e proprie amicizie e così abbiamo iniziato ad accoglierli: la prima struttura è datata 2002.
Nel 2008 la Caritas ci ha messo a disposizione un container situato in prossimità di un ospedale per tubercolotici – malattia incredibilmente ancora piuttosto diffusa in zona – che è diventato l’avamposto in cui incontriamo le persone che vivono in strada.
La nostra mensa è aperta cinque giorni a settimana e riesce a sfamare dalle 10 alle 30 persone. Oltre al the e al pane diamo loro una zuppa molto nutriente. Il menu cambia comunque in base alla stagione.
Con la nostra raccolta di abiti riusciamo a coprire le loro necessità di vestiario, distribuendoli in base alle urgenze. Inoltre diamo loro una mano nella compilazione dei moduli necessari per ottenere i documenti d’identità o altre incombenze.
Gestiamo a loro favore anche un piccolo Pronto Soccorso per curare tagli e scottature. Per problemi più seri li indirizziamo verso le strutture sanitarie locali. La collaborazione con il vicino ospedale per malati di tubercolosi è molto buona e le persone che mangiano alla nostra mensa possono fare gratuitamente le radiografie nel suo furgone mobile.
Il rapporto che abbiamo creato con loro è unico, tanto che molti sono diventati per noi quasi dei famigliari. Oggi non vengono alla nostra mensa solo per mangiare, vestirsi e curarsi, ma anche per ridere, piangere, lamentarsi, gioire, salutare, condividere... Insomma vengono per vivere, perché sono trattati da persone e non da fantasmi!
Via Valverde, 10 - 47923 Rimini (RN)
tel: +39 0541 909700
mail: segreteria.condivisione@apg23.org
Codice Fiscale: 91014590409
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