Mi chiamo Gianni e vivo in Cile dal 1996 quasi per caso.

Intendiamoci, la scelta missionaria l’avevo già fatta ma la destinazione concordata doveva essere l’Africa, il mio desiderio da sempre.
Senonchè, il 13 agosto ‘96 mentre stavo celebrando con alcuni amici la mia imminente partenza, a notte fonda ricevetti una telefonata di don Oreste, che mi chiedeva di cambiare destinazione con il suo tono semplice ma convincente.

Incredulo e destabilizzato accettai ma con poca convinzione, confidando anzi che alla fine non ci sarebbe stato il tempo per il cambio del volo e non sarei partito. Ma stavo sottovalutando la forza del destino e tre giorni dopo ero in viaggio per il Cile.

Ho ben vivo il ricordo di quanto faticai ad accettare la situazione, sia in viaggio che all’arrivo.

Io, che mi sentivo tagliato per una missione sperduta dell’Africa mi ritrovavo a Santiago, una metropoli da 8 milioni di abitanti, grattacieli, consumismo sfrenato, una vita simile alla nostra occidentale. Simile ma non uguale perché tanta opulenza nascondeva un mare di miseria, emarginazione, disperazione in cui le due case famiglia dell’APG23 rappresentavano le pochissime scialuppe di salvataggio per troppi.

Il filo diretto con don Oreste era bollente: “Secondo me lo Spirito Santo si è confuso”, lo provocai. Ma lui mi tranquillizzò alla sua maniera: “Non ti preoccupare fratellino, il Signore ha in serbo cose grandi per te. Oggi è finita la teoria ed incomincia la vera preghiera, quella della Vita quotidiana”.

Quelle parole mi fecero vincere istantaneamente tutte le perplessità e mi spronarono a rimboccarmi le maniche. Dopo appena otto mesi dal mio arrivo inauguravo la prima casa di preghiera aperta alle accoglienze del Cile.

Don Oreste aveva ragione. Questo Paese mi ha dato e mi sta dando ancora molto. Qui sono diventato membro di APG23 e mi sono sposato con Gabriela. Con i nostri sette figli, continuiamo ad accogliere in casa di preghiera e ad aiutare i poveri che incontriamo nella nostra quotidianità.

Oggi siamo trentotto membri di APG23 e viviamo in diversi modi la vita di condivisione con i poveri, ma tutti come un popolo che cammina unito verso la speranza.

Veniteci a trovare!

Gianni