50 mila
circa 50.000 persone aiutate
90%
rendimento della raccolta: oltre il 90%!
16 paesi
16 paesi in tutto il mondo
In Zambia la disabilità viene considerata come una tragedia da nascondere e chi ne è afflitto è emarginato e vittima dello stigma sociale.
Secondo lo Zambia National Disability Survey 2015, la percentuale di disabili tra adulti è pari al 10,9% e tra bambini e giovani (2-17 anni) al 4,4%. Il 40% delle disabilità è congenito, il 31% la conseguenza di malattie gravi o non curate a causa della povertà.
A causa di fattori economici, culturali e sociali i giovani con disabilità non godono ancora degli stessi diritti del resto della popolazione. Secondo la Policy Nazionale sulla Disabilità, il tasso di alfabetizzazione e l’accesso all’istruzione primaria sono più bassi per i giovani con difficoltà di apprendimento (67% e 86,8%) rispetto a quelli senza (81,7% e 95%) e vi è un divario del 14,8% nell’accesso a spazi ricreativi e sportivi a favore delle persone senza disabilità.
A Kanyama, quartiere periferico e vulnerabile di Lusaka, e a Ndola, capitale del Copperbelt, l’esclusione dei minori con disabilità è ancora più critica. Le condizioni di povertà assoluta delle famiglie di provenienza e i costi aggiuntivi legati alla cura dei minori con disabilità aggravano la loro condizione alimentando il circolo vizioso tra disabilità e povertà.
L’accesso all’istruzione, primaria o secondaria, e ad attività ricreative è ostacolato dalla presenza di barriere architettoniche fisiche, dalla scarsa preparazione degli insegnanti su disabilità e inclusione, da materiali didattici e attrezzature sportive inadeguati, dal forte stigma e dalle false leggende. I bambini e le bambine con disabilità sono così spesso relegati a casa o in scuole speciali, segregati dal resto della società.
Il tasso di occupazione delle persone con disabilità è del 45,5%, rispetto a un tasso del 58% per le persone senza disabilità. L’accesso limitato al mercato del lavoro è dovuto al basso livello di competenze dei giovani con disabilità, che spesso non riescono ad accedere a opportunità di formazione professionale, alle pratiche discriminatorie dei datori di lavoro e agli ambienti di lavoro inaccessibili.
La situazione si aggrava per i bambini con epilessia e autismo che sono sottoposti a diagnosi e trattamenti inadeguati. Le medicine per l’epilessia spesso mancano, ci sono solo due neurologhe pediatriche nel paese e lo staff non è formato per riconoscere e gestire al meglio queste condizioni. Nel Copperbelt non c’è alcun centro per l’autismo e a Lusaka ci sono solo poche cliniche private. Lo stigma è altissimo: l’epilessia è spesso considerata una malattia mentale o il risultato della stregoneria. Si ricorre quindi alla medicina e a metodi tradizionali, legando ad esempio i bambini affetti da autismo perché non si sa gestirli.
Per rispondere a questi problemi garantendo ai minori con disabilità una vita dignitosa nelle loro comunità, è quindi essenziale lavorare con gli insegnanti delle scuole del territorio, i medici, le famiglie e le comunità.
Il progetto EDU-CARE, realizzato dal capofila CELIM in collaborazione con Association Pope John XXIII e Africa Call Organization, permetterà a bambini e giovani con disabilità dei distretti di Ndola e Lusaka di accedere fisicamente agli spazi scolastici e ricreativi, di imparare con più facilità grazie a metodi di insegnamento specifici per la loro disabilità, di studiare e giocare insieme ai loro compagni senza disabilità.
Attraverso la sensibilizzazione diffusa, le famiglie saranno incentivate a mandare i figli con disabilità a scuola e le pratiche discriminatorie diminuiranno. I giovani avranno inoltre la possibilità di accedere ai nuovi corsi professionali agricoli e alle nuove opportunità di impiego gestite dai partner locali o promosse presso altri datori di lavoro. Infine i bambini con autismo ed epilessia potranno essere seguiti in strutture dedicate e da personale medico appositamente formato e subiranno meno discriminazioni grazie all’ampia sensibilizzazione.
Migliorare l’accesso all’educazione speciale e inclusiva costruendo rampe e bagni per disabili, formando insegnanti e genitori ad adottare un approccio e metodi d’insegnamento inclusivi, formando e sostenendo ambasciatori comunitari per implementare eventi comunitari, competizioni scolastiche e spettacoli teatrali e sportivi e per sensibilizzare famiglie e comunità
Promuovere l’inclusione nel gioco ristrutturando due campi da basket, un’aula di teatro e un parco giochi, organizzando classi di teatro e musica e squadre di basket inclusive
Promuovere l’accesso a opportunità lavorative riabilitando porcilaia, stagni di pesci e pollaio e costruendo un’aula nei due centri di formazione professionale agricola, istituendo almeno un club agricolo di impiegati con disabilità, sensibilizzando potenziali datori di lavoro e supportando i giovani con disabilità nella ricerca e nell’inserimento lavorativo
Migliorare diagnosi e trattamento dell’epilessia e dell’autismo acquistando medicine per l’epilessia, formando medici, assistenti sanitari e infermieri, costruendo un nuovo centro per l’autismo, istituendo un reparto per l’epilessia e organizzando attività di sensibilizzazione comunitaria
479 bambini e giovani con disabilità tra i 5 e i 35 anni, per lo più con disabilità intellettive
12 scuole primarie, secondarie o professionali
150 bambini con epilessia o autistismo a Ndola
168 insegnanti, 19 direttori e 34 personale ausiliario di 10 scuole primarie e secondarie
90 genitori di bambini/e con disabilità
16 medici e infermieri
circa 50.000 persone aiutate
rendimento della raccolta: oltre il 90%!
16 paesi in tutto il mondo
Condivisione ritiene prioritario il Diritto al Cibo per ogni individuo e attraverso progetti dedicati distribuisce oltre 15mila pasti al giorno.
Grazie a oltre 100 strutture in tutto il mondo, accogliamo l’infanzia abbandonata e offriamo riparo alle persone senza casa.
Condivisione crea opportunità lavorative di auto-sviluppo, microcredito e cooperazione per popolazioni colpite da povertà strutturale e persone con disabilità. Sono oltre 400 persone all’anno quelle beneficiate dai nostri progetti.
Per garantire il Diritto alla Salute, Condivisione sostiene diversi progetti di assistenza sanitaria che forniscono cure adeguate a circa 200 persone.
Il corpo civile di pace “Operazione Colomba” opera in modo nonviolento in zone di conflitto per proteggere i civili e promuovere il dialogo fra le parti.
Ogni anno più di mille bambini e adolescenti di ambo i sessi hanno la possibilità di ricevere un’istruzione grazie agli interventi di Condivisione.
A pochi giorni dalla fine del progetto "Razom z Ukrainoiu zavzhdy - iniziativa di emergenza a sostegno della popolazione Ucraina nelle regioni di Ivano Frankivsk, Chernivtsi, Odessa, Mykolaiv, Dnipro, Kharkiv”, finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e coordinato da FOCSIV, pubblichiamo con gioia questa testimonianza di Oksana, responsabile del
...Il progetto “Razom z Ukrainoiu Zavzhdy”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha l’obiettivo di sostenere la popolazione ucraina colpita dalla guerra, che attualmente risiede nelle regioni di Ivano-Frankivsk, Chernivtsi, Odessa, Mykolaiv, Dnipro e Kharkiv. Realizzata da FOCSIV, in partenariato con Condivisione fra i Popoli, Ibo Italia, Missione Calcutta APS ETS, ARCS, e i partner locali Arcidiocesi di Ivano Frankyvsk, Dobri Luii Bukovinu, Caritas Spes
...“Ukraininan Education Platform”, nella figura di partner locale di Condivisione fra i Popoli, intende procedere all’assegnazione di servizi di ristrutturazione ordinaria degli edifici situati ai seguenti indirizzi:
“Ukraininan Education Platform”, nella figura di partner locale di Condivisione fra i Popoli, intende procedere all’assegnazione di un contratto di fornitura di mobili per:
Via Valverde, 10 - 47923 Rimini (RN)
tel: +39 0541 909700
mail: segreteria.condivisione@apg23.org
Codice Fiscale: 91014590409
Scopra cosa può fare con la sua azienda
Leggi tutto
Per supportare le nostre attività puoi anche donarci il tuo tempo per volontariato all'estero o prestando servizio civile all'estero
Leggi tutto