Progetto Motanka

Nella tradizione ucraina esiste una piccola bambola dal nome "Motanka" che ogni famiglia tiene in casa perché protegge dal male. Quando siamo arrivati nel paese, ce ne hanno regalate alcune dicendoci: "Siete voi la nostra protezione".

Nasce così il titolo di questo progetto, che ha migliorato le condizioni di vita della popolazione più vulnerabile, compresi gli sfollati interni, mediante la distribuzione e la fornitura di beni e servizi essenziali.

L’intervento, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e gestito in loco dai partner Caritas-Lviv, Ukrainian Education Platform, Caritas-Spes-Odessa e Youth of Ukraine, si è svolto in tre città:

• Leopoli, uno dei principali punti di arrivo e transito degli sfollati interni che scappano dalle zone del paese più colpite dal conflitto
• Odessa, punto di transito per gli sfollati interni in fuga dalle zone a sud e a est del paese bombardate quotidianamente (principalmente Mariupol, Kherson e Mykolaiv)
• Mykolaiv, città che si trova a poche decine di km dal fronte. Qui quasi la metà della popolazione è stata evacuata e sono rimaste solo le persone più vulnerabili, soprattutto anziani e disabili, che necessitano di supporto per sopravvivere

Attività realizzate e beneficiari raggiunti

• Abbiamo fornito beni di prima necessità a 18.839 sfollati interni e persone vulnerabili - soprattutto alimenti, materiale igienico-sanitario, medicinali, vestiti e prodotti per bambini 
• Abbiamo distribuito piccoli elettrodomestici e attrezzature per l’inverno a 2.277 persone che vivono in 17 rifugi 
• Abbiamo realizzato lavori di riabilitazione alle case danneggiate dai bombardamenti di 114 persone
• Abbiamo costruito un piccolo pozzo a cui oggi si riforniscono di acqua potabile 8.000 persone

Guarda la scheda progetto realizzata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.